Crowdfunding

Il Giornale d’Italia dedica particolare attenzione al delicato tema “Equity Real Estate Crowfunding” con un’intervista ad Antonio Campagnoli, Presidente FIABCI Italia.

Presidente, in cosa consiste nello specifico l’equity real estate crowdfunding?
L’equity real estate crowdfunding consiste nel raccogliere capitale di rischio per iniziative innovative che aumentino la sostenibilità del contesto urbano tramite iniziative sociali che intercettino i bisogni della collettività.

Quali i pro e i contro di questo nuovo metodo?
Il pro è che tutti possono diventare “proprietari” di un pezzo della città e che possano fare sentire la propria voce tramite la partecipazione organizzata nell’assemblea dello sviluppatore. Inoltre, i progetti così supportati seguono i dettami internazionali in tema di sostenibilità come ben individuato nell’incontro di Habitat III di importanza planetaria avvenuto a Quito in questi giorni. “The City we need is Affordable” è la campagna supportata anche dall’International Real Estate Federation – Fiabci e promossa anche in Equador davanti ai governi di tutto il mondo. Il contro può essere forse intravisto da chi non crede nella Sharing Economy come uno dei naturali sviluppi del capitalismo moderno (la c.d. Terza Rivoluzione Industriale con le parole di Jeremy Rifkin).

Quale l’atteggiamento delle Banche Italiane a riguardo?
Ottimo
, l’approccio è quello di chi intende essere partecipe di questa novità ben conscio che la disintermediazione bancaria è un processo in atto da anni  ….  
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(da “Il Giornale d’Italia”)